Apparentemente il crowdfunding non è adatto alla ricerca scientifica. Mancherebbero la concretezza di progetti raggiungibili con budget contenuti e in breve tempo (la ricerca scientifica ha bisogno di anni, a volte decenni, per raggiungere - forse - dei risultati, a fronte di spese altissime), facilmente comunicabili (gli argomenti sono tecnici, spiegabili con parole sconosciute ai più), e con scarsa presenza sui canali digitali (il settore comunica attraverso canali ad hoc, come le riviste scientifiche e i convegni, spesso poco valorizzati sul web).
Eppure, lavorando a fianco dei progettisti, abbiamo notato che le campagne lanciate dai ricercatori sono tra le più interessanti che abbiamo ospitato. La media di raccolta fondi di una singola campagna della categoria “Scienza e ricerca” è quasi il triplo della media di Ideaginger.it, il tasso di successo è del 100% e l’overfunding è del 195% a fronte del 169% di tutte le categorie della nostra piattaforma.
Perché, quindi, gli esperimenti sul campo contraddicono le apparenze? Come i ricercatori raccolgono il contributo di tanti donatori?
Un primo aspetto interessante è il tipo di narrazione. Molto lontano dallo stereotipo dello scienziato chiuso in laboratorio abituato ad avere a che fare solo con i suoi topi/cavie, o dello studioso chiuso in biblioteca fino a tarda notte con la testa dentro grandi libri antichi, il ricercatore che abbiamo imparato a conoscere approfitta dell’occorrenza del fundraising per prendersi il piacere di raccontare la sua ricerca. Compito non sempre facile quando gli obiettivi sono “le analisi delle radiazioni ionizzati”, “il conteggio delle vescicole extracellulari”, “la diffusione della intelligenza artificiale”, “il tema del viaggio nel pensiero medioevale”, “l’applicazione della genomica per la diagnosi della vulvodinia”. Obiettivi tanto importanti quanto specialistici che richiedono una operazione di “traduzione” linguistica per guadagnare l’interesse e il supporto di “non esperti”. Eppure al ricercatore basta un breve video o un momento di attenzione, nessun effetto speciale o squillo di tromba, per incuriosire la comunità.
Nella campagna, EVviva la ricerca, dopo settimane di intenso lavoro, è stata una grande emozione quando sul fischio di fine partita, a pochi giorni dalla fine della campagna, è arrivato un boom di donazioni: 40.000 euro donati da oltre 760 persone. A scatenarle è stata una ospitata dei ricercatori ad un canale Youtube molto seguito dalle giovani generazioni. E il video dell’intervista Fare il RICERCATORE in ITALIA!, in cui raccontano la loro vita di scienziati e chiedono i supporto alla campagna, è stato visto ad oggi da oltre 120.000 persone.
In contatto non solo con molti esponenti della comunità scientifica di cui fa parte, ma anche della società civile che gli gravita intorno, lo scienziato è una persona che lavora in squadra, e che se sollecitato, ha una grande voglia di condividere quello che fa.
E nelle campagne di crowdfunding questo diventa di inestimabile valore. Scopriamo, insomma, che diversamente da quello che si può pensare gli studiosi sono ricchi di amici, parenti e conoscenti, colleghi e curiosi, aziende e istituzioni che partecipano al cammino lungo e tortuoso che ha dinanzi a sé la ricerca. O che quanto meno, se invitati, accettano volentieri di farne parte.
Nella prima campagna di crowdfunding ospitata su Ginger nel 2017 a sostegno di una ricerca in campo medico, Trace, una leva di raccolta significativa sono stati semplicemente i nomi delle ricompense che accoglievano il donatore come parte della squadra di scienziati che stava sostenendo. Elia Vallicelli, ricercatore post doc dell'Università degli Studi Milano-Bicocca, ha partecipato a BiUniCrowd nel 2021 raccogliendo oltre 9.000 euro per finanziare la sua ricerca contro il melanoma cutaneo. Ci ha raccontato che grazie alla campagna di crowdfunding insieme al suo team ha ottenuto l’interessamento di una importante fondazione del settore che ha più che raddoppiato il finanziamento del loro lavoro.
Perché il donatore sostiene la ricerca scientifica? Perché la ricerca va verso la novità. Il donatore finanzia la ricerca perché scopre cose nuove, scommette sull’innovazione, è curioso del modo nuovo di analizzare i problemi e di affrontarli, i risultati innovativi che ne scaturiranno.
La campagna più stravagante su Ideaginger.it è stata lanciata da un gruppo di ricercatori dell’Università di Torino per salvare i lemuri. Non stravagante la campagna in sé, ma piuttosto perché abbiamo scoperto che esistono delle scimmie cantanti, i lemuri, appunto, che stanno per estinguersi. E la richiesta di aiuto ha convinto talmente la nostra community che le raccolte fondi sono state due e le scimmie canterine si sono “intascate” più di 30.000 euro da Ideaginger.it!
Lanciare una campagna di crowdfunding significa assumersi il rischio di una scommessa: finanziare una fase della propria ricerca entro una specifica data, scommettere, appunto, che la gente sosterrà il proprio lavoro, mettersi a disposizione per farne intendere il valore e condividerlo. Senza, tra l’altro, poterne garantire i risultati. Giulia, Pietro, Lorenzo e Federico, ricercatori dell'Università di Torino, con la campagna Fai brillare la ricerca hanno chiesto supporto alla comunità “per sviluppare un biosensore in diamante per studiare il comportamento delle cellule umane esposte a radiazioni ionizzanti”. Hanno bisogno di uno strumento tecnico per proseguire con la loro ricerca, non sanno dove li porterà, ma qualcuno quella strada la deve esplorare. Ecco alcuni commenti dei donatori durante la campagna:
Le frasi entusiaste raccolte durante la raccolta fondi ci dicono qualcosa del valore dato alla "caparbietà" dello scienziato. Ed è questo che rende le campagne di crowdfunding vincenti ed efficaci: la scommessa sull’improbabile, e più il cammino è tortuoso, maggiore è il valore del dono.
Se nel crowdfunding apparentemente verrebbero premiati i progetti che promettono risultati concreti in breve tempo, al contrario nelle campagne per la ricerca i sostenitori si appassionano alla decisione che il ricercatore ha per andare avanti giorno dopo giorno senza avere la sicurezza che otterrà mai la sua soddisfazione. Condividono la sua scommessa, dunque, senza farsi intimidire da un altro tempo, che non è più trovare la soluzione nel breve o nel lungo termine, ma un tempo non lineare fatto di scarti e successi, errori di calcolo e scoperte.
Il crowdfunding valorizza la scienza e i suoi studiosi, che condividendo pubblicamente la propria scommessa, propongono un'opportunità di incontro che porta novità alla comunità. E risorse, valore e riconoscibilità alla ricerca scientifica stessa. La nostra prima campagna relativa ad un progetto di ricerca risale al 2017, oggi abbiamo il piacere di accompagnare numerosi team ogni anno e di collaborare con due importanti università italiane, l'Università degli Studi di Torino e l'Università degli Studi Milano-Bicocca.
Il 2 ottobre del 2023 abbiamo lanciato la seconda edizione di Funds TOgether, chiamando in raccolta la comunità dell’Università di Torino e proponendo una opportunità di formazione al crowdfunding che è andata sold out in poche ore. In queste settimane stiamo selezionando i team più pronti che vinceranno il cofinanziamento dell’Unito e il nostro supporto consulenziale. Presto vi racconteremo le 5 ricerche scientifiche e potrete sostenere le loro raccolte fondi su Ideaginger.it.
Il 21 novembre lanceremo insieme alla Rettrice dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni, la sesta edizione di BiUniCrowd che anche quest’anno vede la partecipazione di importanti aziende che cofinanziarenno al 50% le campagne di crowdfunding selezionate: A2A, Fondazione Cariplo, Corepla, Eni, Edison Fondazione EOS, Thales Alenia Space. Vi aspettiamo all’evento per parlare di ricerca, crowdfunding e impresa. E ovviamente per raccontarvi tutti i dettagli di BiUniCrowd.
Il crowdfunding si conferma essere una chance di incontro tra scienza e comunità. I risultati che stiamo ottenendo sono interessanti, le storie che stiamo raccontando di grande valore …e siamo solo all’inizio della nostra ricerca!